domenica 1 novembre 2009

Istruzioni per fotografare senza obiettivo

Visto il costo degli obiettivi, di seguito alcune semplici istruzioni per costruire una pinhole digitale.
A volte basta fotografare con lo sguardo (scusate la sbornia pseudo-zen, buddista, new wawe free jazz punk inglese e via dicendo)

http://www.nital.it/experience/pinhole.php

a bientò

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lunedì 19 ottobre 2009

Mostra Tra(s)guardi - Chiusura progetto Photofficine

Con la serata del 16 ottobre, ospiti dell'associazione Malaussene in Piazzetta Resuttano n. 4, abbiamo chiuso ufficialmente i laboratori, iniziati lo scorso gennaio nel quartiere di Ballarò.
L'associazione Photofficine era nata grazie alla vittoria di un bando di concorso del Pogas, ora Ministro della Gioventù.
Quando presentammo il progetto, nel 2007, siamo partiti dall'osservazione dei bisogni del quartiere Albergheria e abbiamo constatato la mancanza di spazi di aggregazione per i giovani. Abbiamo quindi proposto un progetto, pensato per i ragazzi dai 12 ai 18 anni, che utilizzasse il mezzo audiovisivo per comunicare, sia per renderli più coscienti della realtà in cui vivono, sia per instaurare un migliore dialogo con loro.
L'uomo è un animale iconofago da sempre. Divora immagini che poi carica di metafore. In questo preciso momento storico, in cui siamo subissati di immagini, ci è sembrato giusto dare una direzione, una guida, parlare ai ragazzi di queste immagini attraverso l'immagine, non con la presunzione di dire loro: “Questa immagine è buona, quest'altra invece no.” Abbiamo solo mostrato che sulle immagini si deve riflettere, diventando soggetti attivi dell'atto comunicativo, fruitori e creatori consapevoli. Gli stessi ragazzi, che hanno animato il progetto, hanno tratto le proprie conclusioni.
Dalla nostra costituzione ci siamo subito inseriti in un circuito di associazioni abbastanza attivo, Albergheria e Capo Insieme; e abbiamo potuto lavorare grazie alla stretta collaborazione del centro Le Balate. Proprio nella biblioteca delle Balate abbiamo avuto la nostra sede operativa, dove si sono tenuti i laboratori.
I laboratori attivati erano quattro: Photolangage, Fotografia, Audio video e Percezione.
Le fasi laboratoriali sono state annotate continuamente nel nostro blog, che è servito anche come diario e come momento di riflessione collettiva sulle attività proposte.
Il laboratorio video ha avuto una impronta prettamente giornalistica; i ragazzi hanno imparato la tecnica dell'intervista e hanno confezionato servizi sul modello della CNN, servizi abbastanza neutri in cui il giornalista non appare, anzi, scompare, per lasciare spazio al fatto.
Il laboratorio di fotografia invece ha avuto una impostazione più artistica; i ragazzi sono stati liberi di scattare le foto come meglio credevano e poi sono stati guidati nel modificarle usando Gimp secondo criteri estetici da noi proposti.
Non sono comunque mancati altri momenti pratici, quando, nell'ambito del laboratorio di percezione per esempio, i ragazzi sono stati guidati nella costruzione di una macchina stenopeica. Gli ultimi due laboratori, Percezione e Photolangage, infatti, pur essendo pratici, come tutti i laboratori proposti del resto,avevano finalità prettamente teoriche e sono stati utilizzati sia come spunto di riflessione sia come momento formativo teorico.

Durante il corso di questi otto mesi abbiamo articolato il progetto secondo tre direttrici principali; ciò ha rappresentato un'occasione importante di crescita e per i ragazzi e per gli operatori che li hanno seguiti.
1) Gli incontri coi professionisti del settore: amici di Photofficine che lavorano da anni nel campo dell'audiovideo, fotografi, giornalisti o filmaker, hanno tenuto dei workshop in cui hanno mostrato come si lavora in questo campo. Sono intervenuti Riccardo Scibetta, Damiano Fiorella, Mario Pantelis, Pino Maniaci, Pif e Isabella De Maddalena.
2) Le uscite: Abbiamo portato i ragazzi fuori Palermo, le cosiddette gite fuori porta. Per esempio, dopo il terremoto in Abruzzo, ci è sembrato giusto portare i ragazzi nella valle del Belice, per riflettere sui luoghi del terremoto. Poi abbiamo affrontato anche altri discorsi importanti, che hanno imposto altre uscite. Siamo andati a Cinisi, per incontrare i protagonisti di Radio Aut, amici e parenti di Peppino Impastato, con cui discutere di legalità. Sempre per discutere di legalità, siamo andati a Partinico, in visita agli studi di Telejato, dove abbiamo incontrato Pino Maniaci e Pif.
3) Il progetto individuale: i ragazzi hanno curato singolarmente e interamente un intero servizio, fotografico e video per quanto riguarda ideazione, riprese e montaggio. In questo ambito Dipu ha realizzato un progetto sui sogni dei giovani immigrati, con interviste ai suoi amici, Shalaam sul calcio di strada, Giuseppe sulla mancanza di spazi del quartiere Ballarò, Giovanni sui mestieri del quartiere Ballarò.

In occasione di ogni uscita i ragazzi hanno prodotto servizi video e fotografie.

Ora che il progetto è terminato possiamo trarre un primo bilancio. Il quartiere ha reagito bene, i ragazzi si sono sentiti per la prima volta protagonisti dell'informazione e non soggetti passivi.
Tra l'altro abbiamo anche constatato che il progetto è facilmente adattabile ed esportabile per altre situazioni. Come già scritto precedentemente abbiamo attivato altri laboratori presso il Mowgli del quartiere La Noce e il Centro Anch'io.

Questa è la fine di un diario di viaggio quindi, ma l'inizio di un altro.
Speriamo di continuare questa attività per incidere sempre più profondamente nella realtà in cui operiamo.

martedì 15 settembre 2009

Servizio (poco Retroguard) su Telejato

Durante la pausa estiva abbiamo risistemato i lavori precedenti e abbiamo fatto il punto della situazione; ora siamo al rush finale con il progetto Photofficine, finanziato dal Ministro della Gioventù.

È giunto il momento di pubblicare gli ultimi lavori, foto e video, dei ragazzi, in vista della serata finale, ancora da definire, che si terrà in ottobre.
Al momento stiamo raccogliendo le idee e il materiale, ci incontriamo coi ragazzi e portiamo a termine i progetti lasciati in sospeso.

Questo servizio lo rimandavamo da tempo, girato in occasione della visita agli studi di Telejato il 20 giugno 2009.

Dipu e Rifat hanno dato una impronta molto personale al servizio, il montaggio collettivo poi ha deciso lo stile da seguire. Le interviste sono fra il giocoso e lo scherzoso, e ben si confanno a personaggi come Pif e Pino Maniaci.

Non è sicuramente un servizio Retroguard, ma, come abbiamo già detto, le regole sono fatte per essere infrante.

martedì 4 agosto 2009

Agosto, ferie ma non per tutti

Di solito agosto è un mese in cui tutti vanno in vacanza.

Anche noi dell’associazione, chiaramente, rallentiamo i ritmi di lavoro, gli incontri coi ragazzi si diradano, anche perché, finita la scuola, con le belle giornate, non è proprio facile stare incollato davanti a un computer a montare video e/o a risistemare foto.

Di materiale, in un anno di lavoro, ne abbiamo raccolto tanto. Un vero e proprio archivio di foto e video che attende di essere riorganizzato per renderlo utilizzabile in altre occasioni e fruibile dall’intero quartiere.

A settembre contiamo di mettere in rete gli ultimi lavori dei ragazzi e di organizzare la mostra finale con cui si concluderà il progetto Photofficine, finanziato dal Ministro della Gioventù.

Intanto ci sono altri progetti in vista. Già a settembre dovrebbero iniziare nuovi laboratori sia alla Zisa, in collaborazione con il Mowgli, sia a Ballarò, con il Centro Anch’io.

Dall’associazione buone ferie a tutti (i fortunati che ci andranno, ovviamente)

sabato 25 luglio 2009

Isabella De Maddalena incontra i ragazzi di Photofficine

Isabella De Maddalena vive e lavora a Milano.

Ultimamente si è interessata soprattutto a due temi: maternità e immigrazione.

Durante una visita in Sicilia, oltre a partecipare alla mostra Tra Sguardi, da noi organizzata, ha anche tenuto un workshop di tre giorni con due ragazzi di photofficine, particolarmente interessati alla fotografia.

Nel corso del primo giorno ha mostrato i lavori suoi e di altri fotografi, commentandoli. Poi ha lasciato che i ragazzi metabolizzassero le informazioni. Il giorno successivo in giro, a scattare le foto al mercato insieme ai ragazzi.

Di seguito quello che i ragazzi hanno prodotto.

venerdì 17 luglio 2009

Ancora Tra Sguardi

Si è conclusa ieri la mostra Tra Sguardi, la prima collettiva del gruppo di Photofficine, evento in cui sono stati esposti e proiettati i filmati dei ragazzi di Photofficine e di altri artisti e fotografi vicini al progetto.
Per noi è stata, da un lato, l'occasione di mostrare agli abitanti del quartiere Albergheria quello che i ragazzi dell'associazione avevano prodotto e, dall'altro lato, il modo per far sentire i ragazzi parte della comunità in cui vivono.
Alcuni visitatori hanno lasciato dediche e commenti sul libro delle firme, ne trascrivo un po', a mio avviso, particolarmente significativi: “cento Sguardi fanno un obiettivo” e “una immagine vale mille parole”. Ma forse il fatto più significativo è stata la firma di una signora del quartiere, entrata alla mostra per curiosità, dicendo di non avere mai visto niente del genere; ci ha dettato il suo nome dal momento che non sapeva scrivere, e ha posto in calce una x, per testimoniare di essere stata presente.
Viste le reazioni positive che ha riscosso la mostra, non sarà sicuramente l'ultima che organizzeremo.

martedì 14 luglio 2009

Tra Sguardi, collettiva di fotografie, proiezioni e autoreferenzialità

"Da stasera, poi, fino al 15 luglio, presso la biblioteca "Le Balate", in via delle Balate (ça va sans dire) n. 4 a Palermo, "TRA SGUARDI": ovvero la collettiva fotografica e le migliori le proiezioni video sino ad ora realizzate dai ragazzi.
Se passate da quelle parti, tra un arancino e un panino con le panelle, e prima di una nottata tra i localini dietro al teatro Massimo, buttateci un occhio. ;)" Per chi ci diceva che stavamo diventando troppo autoreferenziali.
Per la totalità dell'intervento del La Rejna vedere qui